Se dovessimo descrivere il classico tipo da catering street food lo definiremmo un originale. Non per forza una persona eccentrica o stravagante ma sicuramente qualcuno in cerca di qualcosa di nuovo, un po’ anticonformista e amante delle cose insolite e innovative. E così, senza volerlo, descriveremmo i Kitchen Rebels.
Si chiamano Edoardo Cafulli e Andrea Pogliani, hanno rispettivamente di 22 e 32 anni, sono entrambi di Abbiategrasso, in provincia di Milano, quasi al confine tra Lombardia e Piemonte. A bordo del loro Black Sam – questo il nome che hanno voluto dare al food truck – propongono una cucina unica e originale, frutto della loro voglia di sperimentare e rinnovarsi continuamente. “Siamo entrambi nati e cresciuti ad Abbiategrasso – raccontano – ma abbiamo storie completamente diverse e ci siamo formati su binari paralleli. La nostra forza è l’incontro di queste esperienze”.
Edoardo è il più giovane dei due ed è quello che sogna Kitchen Rebels sin da bambino. Con questo tarlo in testa ha studiato all’Istituto alberghiero e al secondo anno era già ai fornelli, grazie a una borsa di studio che gli ha permesso di vincere uno stage e trasformarlo, poi, in un progetto di scuola lavoro. Andrea, invece, è laureato in geografia e ha girato il mondo con la formula del workaway, lavoro in cambio di vitto e alloggio. È grazie a questa esperienza che ha potuto conoscere culture e tradizioni gastronomiche differenti ma anche ingredienti e metodi di cottura poco noti o sconosciuti in Italia. “Ci siamo conosciuti nella cucina di un ristornate della zona, dove abbiamo lavorato insieme prima di tuffarci in questa nuova avventura. Quello che ci accomuna? Il nostro animo zingaro e un’irrefrenabile voglia di cambiamento”.
Kitchen Rebels è nato nel gennaio del 2018 dopo neanche sei mesi di gestazione. “A luglio 2017 abbiamo lanciato l’idea, a novembre avevamo già il furgone e a gennaio abbiamo fatto il primo servizio – ricordano – Abbiamo voluto dare un nome al nostro food truck per conferirgli un’anima, una personalità propria. L’abbiamo chiamato Black Sam come il principe dei pirati, famoso per la sua gentilezza e la sua generosità”. A bordo del food truck, Edoardo e Andrea possono fare di tutto: dalle colazioni ai pranzi di lavoro, dai grandi eventi ai catering privati; propongono le classiche portate street food - con frittini e panini gourmet - e menu più elaborati, con antipasti, primi, secondi e dessert. Il menu si caratterizza per l’unione di tradizione e innovazione e l’accostamento di cucine molto distanti tra loro, dal punto di vista geografico e culturale. Il salmone è proposto con salsa teriyaki, pak choi e panna acida, la tagliata di tonno con burrata e salsa bbq; il burrito è farcito con pollo al barbecue, ananas, cipolle e formaggi, l’éclair con salmone, burrata e crema di barbabietola.
Menu proposti in catering con food truck ma anche con la formula dello chef a domicilio e, da qualche settimana, con il delivery, a casa o in azienda. Le norme per la lotta al Covid-19 impongono agli street chef di spegnere i motori, chiudere il portellone e restare in garage. Ma chi fermo non ci sa stare, chi si chiama Kitchen Rebels e ha un food truck con il nome di un pirata si è organizzato da subito per la consegna a domicilio. “Abbiamo posizionato il food truck in giardino e ci siamo dotati di cassoni termici per il trasporto dei piatti caldi – raccontano – cambiamo il menu ogni settimana e consegniamo in tutta la zona fino a un raggio di 15-20 km”.
Se dovessimo descrivere il classico tipo da catering street food lo definiremmo un originale. E Kitchen Rebels sarebbe nella sua wishlist.
Il food truck: Kitchen Rebels
La canzone: Courage dei Manowar
Il menu:
Antipasto – Piovra, cipolla rossa e guazzetto di pomodoro
Bis di primi – Risotto, gamberi, limone e crumble salato al pepe rosa e Ravioli del plin, crema di parmigiano e tartufo estivo
Secondo piatto – Guancia di manzo, liquirizia e patate al rosmarino
Dessert – Pasticceria mignon