Prendi un hamburger e destrutturalo, separa cioè i singoli elementi e analizzali dal punto di vista organolettico e nutrizionale, individuando il ruolo di ognuno di loro nel risultato finale; ricomponilo sostituendo i singoli elementi con alternative scelte in base alla nuova veste con cui desideri presentarlo. È così che è nato il Calabriotto, l’hamburger calabrese ideato dall’omonimo food truck.
Un vuoto da riempire
Calabriotto è un food truck per eventi e catering street food con sede a Bologna ma, come avrete intuito, con radici profonde nella punta dello Stivale. È un progetto nato da un’idea di Eugenio Amendola, 50 anni, nato a Cosenza e trapiantato dall’età di 18 anni nel capoluogo emiliano, dove ha studiato Economia e Commercio senza smettere di coltivare le sue grandi passioni: la cucina e l’amore per la sua terra di origine. Sposato con due figli, Eugenio ha intercettato lo street food itinerante di qualità nei primissimi anni della sua ascesa, intuendone sin da subito le potenzialità. “Vengo da una regione in cui c’è un fortissimo culto del cibo – racconta – e ho guardato con grande interesse lo sviluppo dello street food in chiave moderna, nel segno della qualità. Con mia moglie, anche lei appassionata di cibo di strada, abbiamo iniziato a frequentare gli eventi legati a questo settore pensando a come inserirci in questo affascinante fenomeno”. Parte così, nella prima metà degli anni ’10, uno studio dei trend che li porta a individuare nell’hamburger il prodotto con le maggiori potenzialità e nella mancanza di un’offerta calabrese il vuoto da riempire. “Lo street food su ruote allora era principalmente legato agli eventi e il nostro intento era quello di proporci al loro interno con un’idea specifica di prodotto, qualcosa in grado di attrarre il pubblico e condensare la cultura gastronomica calabrese, grande assente, in quegli anni, nel nuovo scenario dello street food”.
La Calabria in un panino
Da qui la decisione di reinterpretare l’hamburger in chiave regionale, sostituendo le varie componenti con tipicità calabresi, individuando i giusti ingredienti e – aspetto tutt’altro che secondario – i fornitori ideali. Ecco allora che il bun, il classico pane dell’hamburger, di provenienza statunitense, è stato sostituito con la tradizionale ciabatta casereccia di Tessano, prodotta secondo il metodo antico da un panificio locale. La carne di manzo è stata sostituita da quella del Suino nero di Calabria, razza autoctona pregiata, allevata allo stato brado o semibrado, cui viene aggiunto un pizzico di ‘nduja per darle quel tono piccante che, se pure leggerissimo, non può mancare nella gastronomia calabrese. Come formaggio viene utilizzata la Provola silana Dop, un semiduro a pasta filata prodotto sui monti della Sila, zona con una marcata tradizione contadina e casearia. La provola è leggermente affumicata per sposarsi al meglio con la mousse di Cipolla Rossa di Tropea Igp, la salsa che sostituisce il ketchup, fornita da un produttore di Capo Vaticano, località in provincia di Vibo Valenzia, culla di questa gustosa tipicità. Infine, l’elemento acido normalmente costituito dal pomodoro è dato dalle cime di rapa calabresi, che con la carne di suino formano un connubio perfetto. “Tutto viene assemblato con una piastratura finale – spiega Eugenio – fondamentale per amalgamare gli elementi e rivitalizzare i lieviti del pane”.
Dall’hamburger al menu per catering
Ci sono voluti due anni dai primi studi alla presentazione del prodotto finale: il Calabriotto esordisce nel 2016, a bordo di un vecchio Renault Trafic adibito a cucina itinerante, mezzo vintage scelto per uniformarsi al gusto rustico del prodotto. “L’accoglienza è stata positiva sin dall’esordio – racconta Eugenio - ad apprezzare il prodotto è soprattutto un pubblico curioso, interessato alle tipicità regionali, che si può facilmente trovare in eventi dedicati allo street food di qualità”. Un riscontro che ha permesso a Calabriotto di allargare la propria cucina e proporsi anche per catering in eventi privati e aziendali. “Abbiamo costruito un menu che abbina piatti tipici calabresi e altre rivisitazioni create sulla falsariga del Calabriotto". Qualche esempio? Le Lasagne alla calabrese, con ragù di salsiccia fresca di suino di Calabria e pecorino crotonese Dop; Gnocchi di patate silane con ragù di suino calabrese; Parmigiana di melanzane alla calabrese, con pecorino crotonese e salsiccia stagionata di Calabria; Polpette di melanzane con pane di Tessano e pecorino crotonese; ‘Mbuilata, una pizza rustica tipica, farcita con cicorietta selvatica, uova sode, provola silana affumicata e salsiccia calabrese; Girelle di pizza, pane di pizza farcito con crema di sardella, pomodori datterini e olive verdi schiacciate calabresi; Rustiche calabresi, frustine di semola con olive nere infornate, aromatizzate con aglio, rosmarino, origano selvatico e ‘nduja”. Un’offerta completa, che include primi e secondi piatti, oltre ad antipasti, stuzzicherie e ben otto dessert, tra cui il Tiramisù di Calabria, farcito con crema di nocciole tonde calabresi. Un’offerta gustosa, insolita e a portata di click, all’indirizzo https://www.eatinero.it/it_it/foodtruck/calabriotto.