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5 consigli per fare belle foto al cibo anche se non sei un food photographer

Ciao, mi chiamo Sara e sono una fotografa di eventi.
Dalla scorsa stagione sono entrata a far parte del gruppo Eatinero.it nel ruolo di fotografa ufficiale. Ho avuto modo quindi di fotografare, conoscere e anche di assaggiare (sì lo so, è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare) le proposte di quasi tutti i food truck dei loro eventi.

Fotografare cibo non è affatto semplice, è una branca della fotografia che richiede una grandissima competenza nella gestione delle luci e nell'organizzazione della scena. Considerate inoltre che spesso i cibi che vedete sulle riviste di settore sono belli ma non commestibili perché trattati con il fine di avere la perfezione estetica (forse è proprio questa la ragione per la quale ho deciso di specializzarmi negli eventi, in quanto trattasi di cibi golosamente commestibili 😋).
Essere food photographer è un lavoro che richiede molta esperienza e preparazione tecnica,  ma per chi avesse piacere di fare qualche bella foto al cibo ecco i miei: 5 consigli per fare belle foto al cibo pur non essendo un food photographer.

1. Scegliete un'inquadratura adeguata
Ogni cibo ha un'inquadratura che meglio lo esalta. Non fermatevi quindi alla molto instagrammabile inquadratura dall'alto (che regala comunque le sue belle soddisfazioni) e provate inquadrature alternative come quella frontale o laterale.
Per glorificare la bellezza dei Bubble Waffle (guarda foto 1 in basso) ho ceduto anche io alla ripresa dall'alto (e al successivo peccato di gola che li ha fatti sparire nei successivi 5 minuti).

2. Cercate una buona luce
Una buona luce non è necessariamente "tanta luce". La luce ottimale è soffusa ed ha una fonte laterale che crea le ombre necessarie a dare profondità all'immagine...ma molto spesso gli eventi o le cucine di casa non hanno propriamente delle luci da studio. Cercate quindi di catturare la luce che meglio esalta il cibo che dovete fotografare. Fate vari tentativi spostando il cibo in piena luce, in penombra e perché no provate anche con un controluce che potrebbe sorprendervi con degli effetti interessanti come quelli di questo spritz (guarda foto 2) del Vintage Bar!

3. Date all'immagine un taglio che faccia risaltare il vostro soggetto culinario
Con taglio si intende sia la forma (quadrata, rettangolare, verticale...) che la "porzione" (mai termina fu più appropriato ) che si vuol far apparire nella foto. In breve si tratta di capire se sia il caso di ritrarre l'intero piatto o solo una parte di esso. Non abbiate paura di "tagliare" a metà i piatti o di riprenderne anche solo una piccola parte. Alcune preparazione danno il loro meglio nella loro interezza, come questo polpo di Apulia Street Food (guarda foto 3), mentre altre regalano una visione più accattivante con tagli più stretti e ravvicinati.


4. Giocate con i colori
Fotografare cibo in bianco e nero è una sfida che è meglio lasciare ai professionisti, concentratevi quindi sui colori del vostro cibo e sugli abbinamenti cromatici che meglio lo fanno risaltare. Individuare i vari ingredienti che compongono una pietanza aiuterà chi guarda la vostra foto ad immaginarne il profumo ed il gusto....e vi lascio immaginare quanto sia buono questo piatto di thai noodles di WokMonkeys  (guarda foto 4).

5. Contestualizzate le vostre immagini
Mentre nelle foto realizzate in studio il cibo spesso è l'unico elemento che appare nella fotografia, nella vita vi troverete a voler fotografare del cibo in presenza di moltissimi altri elementi. Cercate di non includere nelle fotografie elementi di disturbo, ma non abbiate paura di contestualizzare il vostro soggetto culinario inserendo anche parte della location e perché no i vostri commensali . E' bello vedere qualcuno che mangia con gusto e può essere intrigante riuscire a capire da qualche dettaglio dello sfondo la provenienza di quello che viene fotografato. In più contestualizzare un'immagine le dà vita e la trasforma in un piccolo racconto, come la felice storia d'amore di queste birre che si sono conosciute al Birrabus di Birra di Classe  (guarda foto 5).


Continuate pure a fotografare quello che mangiate, ma non dimenticatevi di goderne anche con tutti gli altri sensi, la fotografia purtroppo ha il limite di mostrare solo l'aspetto dei soggetti ritratti ed il cibo è per eccellenza un elemento multisensoriale.
Pensate alla completezza sensoriale che vi regala l'esperienza del “cibo di strada”, dove il profumo iniziate a sentirlo ancora prima di capire da quale truck arrivi, dove lo toccate perché lo dovete mangiare con le mani, dove il profumo è così intenso che vi resta sulle dita (e a volte anche sui vestiti 😁), il gusto così ricco che vi rimane in bocca per ore, dove la condivisione è praticamente d'obbligo perché non sapevate cosa scegliere e vorreste assaggiare tutto!

Al prossimo Festival di Eatinero, se vedete una con la macchina fotografica in una mano e qualcosa da mangiare nell'altra, è molto probabile che sia io (guarda foto 6), www.saralanciniphotographer.com!

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